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Cos’è l’aerofagia

L’aerofagia è una condizione di eccessiva deglutizione dell’aria, che finisce per entrare nello stomaco. Con il termine aerofagia ci si può anche riferire ad una condizione insolita di meteorismo in cui il sintomo principale è l’eccessiva flatulenza, mentre l’eruttazione non è presente e il meccanismo reale attraverso il quale l’aria entra nell’intestino è oscuro. L’aerofagia in psichiatria viene a volte attribuita a nervosismo o ansia.

L’aerofagia è associata spesso alla gomma da masticare, al fumare, al bere bevande gassate, mangiare troppo velocemente, alla pressione dell’aria (se è troppo alta) e all’uso di protesi odontoiatriche. Nelle persone con blocchi spinali cervicali, la semplice inspirazione può causare l’entrata dell’aria nell’esofago e nello stomaco.

L’aerofagia viene diagnosticata nel 8,8% dei pazienti cognitivamente ritardati, in cui il coordinamento tra la deglutizione e la respirazione non è ben definito.

L’aerofagia è anche un effetto collaterale pericoloso di ventilazione non invasiva, comunemente utilizzata nei trattamenti di problemi respiratori e terapia intensiva cardiovascolare o in chirurgia quando è richiesto un anestetico generale. Nel caso di aerofagia durante la ventilazione non invasiva, è normalmente diagnosticata da esperti medici specialisti che vigilano sui pazienti in modo intermittente durante l’uso della ventilazione non invasiva. La diagnosi è basata sul suono udito ascoltando attraverso un stetoscopio posto fuori della cavità addominale. Usando questo approccio, il problema non è quasi mai rilevato sul nascere, anzi, eventualmente anche oltre il necessario. La rilevazione tardiva di aerofagia può provocare una distensione gastrica, che a sua volta potrebbe sollevare il diaframma o causare aspirazione del contenuto gastrico nei polmoni o rottura pneumatica dell’esofago a causa dell’estrema insufflazione gastrica.

Nella quasi totalità dei casi l’aerofagia comporta:

  • Gonfiore;
  • Oppressione toracica;
  • Nausea;
  • Mancanza di respiro;
  • Eruttazioni;
  • Bruciore di stomaco;
  • Dolore addominale;
  • Sazietà.

A seconda della causa dell’aerofagia (fisiologica o psicologica) sono necessari accorgimenti e terapie diverse. Masticare più volte il cibo può essere una buona idea. Se invece l’aerofagia dipende da una condizione d’ansia, dei farmaci ansiolitici possono essere una soluzione valida.

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