La curcuma mantiene il metabolismo attivo e favorisce la digestione di pasti notevolmente grassi; vanta inoltre proprietà antinfiammatorie e contrasta l’invecchiamento. Per conoscere tutte le curiosità sulla curcuma, continua a leggere l’articolo.
La curcuma è una spezia dal color ocra che viene dall’India e dall’Indonesia e che si ricava da una pianta erbacea chiamata Curcuma Longa. Secondo la medicina ayurvedica contiene proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, digestive, depurative e viene utilizzata per curare l’artrite, la dissenteria e disturbi epatici.
La curcuma, tra le tante potenzialità, favorisce la produzione della bile e il suo deflusso nell’intestino. Questa spezia può contribuire ad eliminare gli eccessi di colesterolo e facilitare la digestione dei pasti abbondanti. Inoltre è molto utile a chi ha difficoltà digestive e problemi di meteorismo e flatulenza.
Notevoli sono anche le proprietà antiossidanti legate alla curcumina, sostanza piccante ed un po’ amara presente all’interno della spezia stessa, capace di inibire i radicali liberi rendendoli innocui. L’utilizzo maggiore della curcuma è legato, però, alle sue proprietà antinfiammatorie, soprattutto per alleviare i dolori articolari.
Per ”attivare” le sue funzioni antinfiammatorie occorre associare essa all’assunzione del pepe, contenente piperita, per ottenere il miglior risultato. Gli elementi citati sono facilmente reperibili in negozi e mercati, e possono essere inseriti in piatti per renderli speziati e piccanti a seconda delle proprie preferenze.
Del resto la curcuma è una delle spezie presente nel curry e per beneficiare del miglior effetto positivo bisogna utilizzarla a crudo, così da evitare la perdita dei suoi principi attivi.
La si può usare nella preparazione di risotti o per la preparazione di frittate, verdure, pesce e carne, da associare sempre ad un pizzico di pepe. Il consiglio riguardo al consumo è di rimanere tra i 400 e gli 800 mg al giorno. E’ sconsigliabile l’assunzione alle persone che soffrono invece di calcoli biliari.