Il glutammato monosodico è l’insaporitore più diffuso in commercio, basti pensare che si tratta della base dei celebri dadi da brodo. Trattandosi di un prodotto industriale, la domanda sorge spontanea da anni: è dannoso per la salute? Troverai la risposta in questo articolo.
Innanzitutto è importante capire la definizione dell’oggetto in questione. Il glutammato monosodico è il sale di sodio dell’acido glutammico, un componente delle proteine. Questa sostanza è naturalmente presente in vari alimenti, dalle carni e ai formaggi stagionati ma anche in molti vegetali, tra cui spiccano i pomodori, i funghi, le alghe commestibili e i legumi.
Nell’industria alimentare, il glutammato viene utilizzato nella forma sintetica come esaltatore di sapidità utile ed economico per migliorare il sapore dei prodotti conservati. I dadi da brodo, di qualsiasi tipo, sono l’esempio più tipico, anche se le preparazioni che li formano sono molteplici.
Il glutammato è presente nei salumi, nei prodotti pronti surgelati, nei sughi e nelle salse. Nei dadi da brodo è il secondo ingrediente per quantità dopo il sale. Gli appellativi dati ad esso e a sostanze ”gemelle” sono vari: glutammato monopotassico, acido glutammico, glicina, proteine idrogenate e caseinati di calcio e sodio.
Inoltre, è possibile riconoscere la presenza del glutammato e dei suoi già citati parenti cercando la presenza di determinate sigle tra le indicazioni di ciascun prodotto; le sigle vanno da E620 fino a E629 ed infine E640. Anche gli inositati vengono utilizzati ,anche se meno frequentemente, come insaporitori, e sono riscontrabili dalle sigle che partono da E630 fino a E640.
Riguardo alla nocività del glutammato, diverse opinioni continuano a scontrarsi da anni. C’è da dire, però, che alcuni organi di sicurezza alimentare come l’OMS non hanno riscontrato particolari danni, per cui il glutammato è stato dichiarato non dannoso, ovviamente sempre se usato nelle dosi contenute.
Negli anni Cinquanta, però, sono stati riscontrati tanti problemi derivanti dalla sua ingestione. Cosa c’è allora di vero? Molte sono state le ipotesi circa i suoi effetti negativi, ma poche hanno trovato conferme.
Alte dosi di glutammato contribuiscono a danneggiare la retina, favoriscono diabete, ipertensione, sovrappeso, comparsa di allergie e intolleranze.
In conclusione, nonostante il glutammato monosodico non rappresenti un rischio particolarmente pesante, è bene limitarne l’assunzione per evitare effetti nocivi.